Incendio a Moria in Grecia

Migliaia di rifugiati e richiedenti asilo non hanno più un riparo.

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Era il 9 settembre quando tre incendi consecutivi hanno distrutto gran parte del Centro di registrazione e identificazione di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Il centro ospitava circa 12.000 persone, nonostante la capienza fosse inferiore a 3.000.

Migliaia di persone hanno trascorso settimane in alloggi improvvisati o all’aperto correndo gravi rischi per la loro sicurezza, soprattutto i bambini di cui molti senza genitori. La maggior parte dei richiedenti asilo vive ora all’interno del nuovo sito di Kara Tepe gestito dal Governo, allestito nel giro di pochi giorni, mentre i più vulnerabili sono stati trasferiti presso strutture sicure presenti sull’isola oppure sulla terraferma.

© Ritzau Scanpix

I nostri colleghi lavorano senza sosta per garantire che tutti, soprattutto i più vulnerabili, possano accedere ad alloggi dignitosi, servizi igenici e beni di prima necessità tra cui cibo, acqua, teli di plastica, coperte termiche. In vista dell’arrivo della stagione fredda, stiamo organizzando la distribuzione di kit di materiali isolanti e bancali di legno come misura temporanea per le famiglie alloggiate nelle tende. Inoltre, per prevenire la diffusione del Covid 19 all’ingresso del sito tutti vengono sottoposti a test diagnostici rapidi per contenerne la diffusione.

© Ritzau Scanpix

Una volta che le persone più vulnerabili saranno state gradualmente trasferite presso questo nuovo sito, è importante avviare prontamente e in condizioni sicure e ordinate le procedure di trasferimento verso la terraferma per quanti sono autorizzati ad andarsene, affinché possano vivere in alloggi adeguati. Il supporto assicurato da UNHCR presso la struttura temporanea rappresenta una misura di emergenza volta a garantire protezione e alloggio immediati alle persone che, diversamente, dormirebbero esposti alle intemperie in alloggi di fortuna o all’aperto, nei campi, nei boschi e nei parcheggi.

Le attività sono in continuo potenziamento e tutti gli operatori sul campo lavorano senza tregua. Ma non possiamo farcela da soli.

Il tuo aiuto è fondamentale per rispondere a questa emergenza. Per favore, dona ora.

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Puoi garantire il tuo sostegno ai rifugiati attraverso una donazione singola oppure con la soluzione continuativa della donazione regolare, decidendo tu importo e frequenza temporale della donazione.


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Il nostro IBAN è: IT84R0100503231000000211000 (Banca Nazionale del Lavoro).

Il conto corrente postale: numero 298000 intestato a UNHCR .

Nella causale ricorda di specificare: “donazione per i rifugiati del campo di Moria”.