Ad agosto 2023 si contavano oltre 108 milioni di persone sfollate nel mondo – una cifra, questa, purtroppo destinata a crescere.
Se nel 2022 l’aumento di questo numero era dovuto principalmente alla guerra in Ucraina, oggi tra le cause vediamo da un lato emergenze ormai cronicizzate che continuano a bruciare inesorabilmente – si pensi ai rifugiati Rohingya in Myanmar e Bangladesh, alla Repubblica Democratica del Congo, al Sud Sudan, al Libano – dall’altro crisi di sfollamento innescate da eventi ambientali straordinari, come il terremoto che ha colpito Siria e Turchia e il ciclone Daniel in Libia.
Rispondiamo alle emergenze da oltre 70 anni e sappiamo bene che le prime ore successive allo scoppio di una crisi sono cruciali. Per questo è essenziale il vostro supporto economico tempestivo e flessibile per rispondere con prontezza alle emergenze ma anche per prepararci a situazioni simili nel futuro.
Lavorando insieme assisteremo migliaia di famiglie, bambini e persone con disabilità. Soprattutto, aiuteremo loro a ricostruirsi una vita.
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