Chi ha fame non può aspettare

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Solo nel 2023 UNHCR ha dichiarato 43 nuove emergenze in 29 Paesi nel mondo, che si uniscono a innumerevoli crisi protratte e che portano il numero delle persone costrette a fuggire dalle proprie case alla cifra record di 120 milioni.

Torna prioritario far fronte ai bisogni primari delle persone sotto la nostra protezione. Dalla grave crisi umanitaria nel Corno D’Africa all’Afghanistan già al collasso afflitto dai disastri naturali al Sudan nuovamente dilaniato da un conflitto interno, ovunque mancano i beni essenziali alla vita.

In tutte le emergenze torna forte il tema dell’insicurezza alimentare, perchè alle persone in fuga manca tutto a partire dal cibo e dall’acqua potabile e i contesti in cui si trovano sono sempre più fragili e precari.

Che sia a causa della siccità, di alluvioni e inondazioni o per una forte crisi economica, spesso le famiglie rifugiate non sanno quando sarà il loro prossimo pasto. In alcune operazioni, i colleghi sul campo sono costretti a tagliare le razioni alimentari di rifugiati e sfollati e la situazione già disperata di milioni di persone sradicate dalle loro case e del tutto dipendenti dagli aiuti umanitari si aggrava ulteriormente.

Parliamo sempre più di sopravvivenza.

E come sempre le persone più colpite sono le persone più vulnerabili: i bambini e le loro mamme, le persone anziane, i minori non accompagnati, i malati – soggetti fragili la cui vita è costantemente a rischio. In molte, troppe parti del mondo registriamo segni allarmanti di gravi forme di malnutrizione e malattie dovute all’utilizzo di acque contaminate.

Attivati subito per assicurare la loro sopravvivenza

Migliaia di famiglie rifugiate non sanno quando sarà il loro prossimo pasto

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La testimonianza di Samira

L’esaurimento delle scorte di cibo e l’aumento dei prezzi dei beni primari, mese dopo mese, hanno messo in ginocchio il Corno d’Africa. Conflitti, siccità e crisi climatica hanno aggravato l’insicurezza alimentare in tutta la regione e intere famiglie come quella di Samira sono state costrette a fuggire.

Milioni di persone come Samira sono costrette ogni giorno ad abbandonare le loro case in cerca di acqua e cibo. Aiutali ora.

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Puoi garantire il tuo sostegno ai rifugiati attraverso una donazione singola oppure con la soluzione continuativa della donazione regolare, decidendo tu importo e frequenza temporale della donazione.


Assicura ora la sopravvivenza delle famiglie rifugiate

UNHCR fornisce ai rifugiati cibo, acqua potabile, acqua pulita per lavarsi, stuoie, zanzariere, tende, set da cucina. Le mamme in allattamento e i bambini fortemente malnutriti vengono immediatamente individuati e curati con alimenti di supporto.

La situazione è però molto precaria perché il sovraffollamento dei campi rende particolarmente complicato mantenere standard igienici accettabili ed evitare il proliferare di epidemie. Con il tuo aiuto possiamo garantire la distribuzione di umanitari salva-vita, assistenza medica e protezione per chi arriva stremato dopo un lungo viaggio in cerca di salvezza.

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